Il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale ha annunciato la pubblicazione di un nuovo bando per la realizzazione di reti 5G nelle zone prive di copertura (aree bianche). Alla gara indetta con il precedente bando, pubblicato il 21 marzo, non ha partecipato nessuno. Rimane invariata la percentuale di finanziamento pubblico (90%), ma gli incentivi diminuiscono di oltre 400 milioni di euro.
Piano Italia 5G: meno soldi per meno aree
Il Piano Italia 5G, approvato dalla Commissione europea, prevede la realizzazione delle infrastrutture e la diffusione delle reti 5G nelle aree a fallimento di mercato. La somma prevista dal PNRR era di quasi 2 miliardi di euro. I due bandi riguardano il collegamento in fibra ottica delle stazioni di base mobili esistenti e la realizzazione di nuovi siti per fornire connettività 5G con velocità minima di 150 Mbps in download e 30 Mbps in upload nelle zone in cui non sono previsti investimenti privati entro il 2026 (aree bianche).
Entro la scadenza del 9 maggio non è arrivata nessuna offerta per il secondo bando. Per questo motivo è stato pubblicato un nuovo bando, ma il contributo pubblico è diminuito da 974.016.970 a 567.043.033 euro. Rispetto al precedente bando, ognuno dei sei lotti prevede una riduzione della copertura pari al 50%, quindi meno aree verranno raggiunte dalle reti 5G.
Il finanziamento pubblico copre il 90% degli investimenti. Tra i motivi che hanno portato al fallimento del bando precedente c’è proprio il 10% dei costi a carico degli operatori. Gli interessati devono presentare le offerte entro le ore 18:00 del 10 giugno 2022. I lavori devono essere completati entro il 30 giugno 2026.
Articolo a cura di Luca Colantuoni, Punto Informatico
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