Ottawa segue l’esempio degli altri Paesi dell’alleanza Five eyes e vieta alle telco in gara per le frequenze di nuova generazione l’utilizzo di apparecchi e servizi dei big cinesi per questioni di sicurezza nazionale. Pechino: “Violazione infondata, adotteremo misure”
Il governo di Ottawa ha vietato agli operatori in gara per le frequenze delle reti 5G canadesi l’utilizzo di apparecchiature dei giganti tecnologici cinesi Zte e Huawei a causa di problemi di sicurezza. Il ministro dell’Innovazione, della Scienza e dell’Industria François-Philippe Champagne ha sottolineato che la decisione ha fatto seguito a una “revisione completa” da parte delle sue agenzie di sicurezza e in consultazione con gli “alleati più stretti” del Paese. “Proteggeremo sempre la sicurezza e l’incolumità dei canadesi e adotteremo tutte le azioni necessarie per salvaguardare le nostre infrastrutture di telecomunicazione”, ha dichiarato Champagne in una conferenza stampa.
Ultimo Paese del “Five eyes” a vietare l’accesso
Zte e Huawei sono state messe in discussione in altri Paesi occidentali, in quanto le aziende rivali sostengono di avere stretti legami con l’esercito cinese. “Il governo canadese nutre serie preoccupazioni nei confronti di fornitori come Huawei e Zte che potrebbero essere costretti a rispettare direttive extragiudiziali di governi stranieri in modi che sarebbero in conflitto con le leggi canadesi o dannosi per gli interessi canadesi”, ha dichiarato il Ministero. Il resto delle nazioni che condividono l’intelligence “Five eyes” – Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda – hanno già vietato le apparecchiature di Huawei. Washington da tempo sostiene che non si possa dare alle aziende tecnologiche cinesi l’accesso a infrastrutture di telecomunicazione chiave che potrebbero essere utilizzate per lo spionaggio.
Il governo afferma che l’uso di nuove apparecchiature 5G e di servizi gestiti da Huawei e Zte sarà vietato e che le apparecchiature 5G esistenti dovranno essere rimosse entro il 28 giugno 2024, senza compensazioni. Per anni il Canada ha subito le pressioni degli alleati per vietare le apparecchiature 5G delle aziende tecnologiche cinesi.
Ottawa aveva detto che avrebbe avviato una revisione nel 2018, ma era poi di fatto rimasta in silenzio sulla questione dopo che la Cina aveva imprigionato due canadesi – il diplomatico Michael Kovrig e l’uomo d’affari Michael Spavor – in quella che gli osservatori ritenevano una ritorsione per l’arresto del dirigente di Huawei Meng Wangzhou a Vancouver nel dicembre 2018 su richiesta degli Stati Uniti. Tutti e tre sono stati rilasciati nel settembre 2021 dopo che Meng ha raggiunto un accordo con i procuratori statunitensi sulle accuse di frode.
Contrariata l’ambasciata cinese
La notizia del ban non è piaciuta all’ambasciata cinese ad Ottawa, che ha definito la mossa “una violazione delle regole di mercato e del libero scambio“, aggiungendo di trovare “infondata” la decisione di escludere le due aziende sulla base di considerazioni legate alla sicurezza nazionale. La Cina – ha spiegato – condurrà un’attenta valutazione del caso “e adotterà ogni misura necessaria a tutelare diritti e interessi delle società nazionali”.
La reazione di Zte
Zte definisce “deplorevole” la decisione del governo canadese, considerandola “altamente speculativa”.
“Zte è un leader globale nelle telecomunicazioni e nell’Information technology – si legge in una nota – Abilitiamo connettività e fiducia ovunque per un futuro migliore. La connettività che forniamo supporta attività mediche, scientifiche, educative e commerciali cruciali per le persone in tutto il mondo”.
“Nello sviluppo e nell’implementazione della nostra infrastruttura e dei nostri servizi di telecomunicazione – precisa l’azienda – abbiamo sempre rispettato gli standard e le migliori pratiche internazionali, aprendo i nostri laboratori di sicurezza informatica per consentire alle autorità di regolamentazione e alle parti interessate di verificare la sicurezza dei prodotti Zte. E continueremo a farlo”.
Soddisfazione degli Usa
Gli Stati Uniti hanno accolto positivamente la decisione del Canada di bandire dalla propria rete 5G la cinese Huawei, che secondo Washington presenta da tempo rischi per la sicurezza. “Accogliamo con favore la decisione del Canada. Gli Stati Uniti sostengono gli sforzi per garantire che Paesi, aziende e cittadini possano fidarsi delle loro reti wireless e dei loro operatori”, ha dichiarato un portavoce del Dipartimento di Stato.
Articolo a cura di Veronica Balocco, CORCOM
No comment yet, add your voice below!