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Il 5G incontra l’arte: Torino “capitale” dell’innovazione museale

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Robot umanoidi e visite virtuali al centro dei servizi ad alto contenuto tecnologico disponibili a Palazzo Madama e Gam. In campo Ericsson e Tim. Samsung e Atos contributors internazionali

L’arte incontra il G. Nell’ambito del progetto finanziato dall’Unione Europea 5G-Tours 5G smarT mObility, media and e-health for toURists and citizenS”, Città di Torino – Assessorato e Direzione Innovazione, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura – Ericsson, Tim, Fondazione Torino Musei e Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, con il contributo dei partner internazionali Atos Samsung, mettono a disposizione del pubblico della Gam e di Palazzo Madama, in via sperimentale, alcune innovative esperienze culturali abilitate dalla rete 5G, grazie alla copertura all’interno dei due musei realizzata da Tim con tecnologia Ericsson, soluzioni che si sono integrate alla perfezione con gli ambienti delle due strutture.

Nel mese di maggio il pubblico della Gam e di Palazzo Madama potrà vivere in anteprima alcune coinvolgenti esperienze interattive, rese possibili grazie a questo importante lavoro di collaborazione tra realtà pubbliche e private, che da più di tre anni sperimentano insieme le potenzialità della nuova tecnologia 5G.

Dal 9 al 13 maggio ai visitatori di Palazzo Madama saranno proposte tre sperimentazioni: per prima la possibilità di seguire una visita guidata di Sala Ceramiche accompagnati da R1, il robot umanoide progettato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, concepito per operare in ambienti domestici e professionali, il cui sistema di navigazione autonomo e remoto ben si integra con la larghezza di banda e la latenza offerta da una connessione 5G. Il robot R1 – 1 metro e 25 cm di altezza, peso di 50 kg, 50% in plastica e 50% fibra di carbonio e metallo –  è in grado di descrivere le opere e rispondere alle domande relative all’autore o al periodo storico cui appartengono. La connettività 5G è necessaria a trasmettere a calcolatori esterni la consistente mole di dati generata dai sensori e dagli algoritmi che gestiscono la percezione dell’ambiente, la navigazione autonoma e la gestione dei dialoghi da parte del robot, con tempi di risposta molto rapidi.

Attraverso visori Meta Quest, anch’essi connessi alla rete 5G, il pubblico sarà inoltre chiamato a risolvere un puzzle, riposizionando i dipinti di Camera delle Guardie nelle proprie cornici. Grazie a questi dispositivi le opere presenti nella sala, che nella realtà è impossibile toccare, potranno essere maneggiate e spostate virtualmente. Infine i visitatori interessati avranno la possibilità di visitare i sotterranei di Palazzo Madama con il Minirobot Double 3, che grazie alla rete 5G ha la possibilità di spostarsi con reattività e precisione anche negli spazi ristretti.

Sempre a Palazzo Madama a partire dal 20 maggio, in collaborazione con Abbonamento Musei, saranno organizzati alcuni focus group durante i quali un “gruppo test” di abbonati dotati di smartphone 5G di ultima generazione sarà guidato nelle sale del Piano Nobile e Sala Ceramiche, dove avrà la possibilità di accedere a molteplici contenuti multimediali e interagire con modelli 3D ad altissima risoluzione delle opere d’arte.

Grazie alle prestazioni fornite dalla rete 5G, il 25 maggio a partire dal primo pomeriggio si vivranno invece momenti unici e rivoluzionari di gamification: una classe di studenti della scuola Bernardino Drovetti sarà connessa da remoto e potrà manovrare direttamente dai banchi di scuola il Minirobot Double 3 che si trova invece nelle sale delle collezioni del ‘900 della Gam. Una caccia al tesoro che si sviluppa in museo, restando a scuola.

Negli spazi dell’Educational Area inoltre un gruppo di ragazzi avrà la possibilità di collaborare nel dipingere un’opera virtuale su un grande wall tecnologico, ispirandosi alle opere di Nicola De Maria.

Infine durante tutto il pomeriggio il Robot umanoide R1 sarà a disposizione dei visitatori delle collezioni del ‘900 per essere accompagnati alla scoperta di una selezione delle opere più rappresentative del museo.

Le dimostrazioni messe in campo a Torino, compresa la prima orchestra itinerante 5G andata in scena lo scorso novembre, sono il frutto di tre anni di lavoro durante i quali l’incontro tra realtà pubbliche e aziende private, che si sono impegnate insieme nel portare a termine il progetto europeo 5G-Tours, ha permesso di realizzare applicazioni innovative in ambito turistico e culturale, facilmente replicabili in ogni contesto artistico e museale.

Le soluzioni di rete 5G realizzate alla Gam e a Palazzo Madama da Tim con tecnologia Ericsson in collaborazione con Città di Torino e Fondazione Torino Musei, garantiscono in modo costante alte velocità di trasmissione e bassissime latenze. Queste soluzioni, conformi allo standard 3Gpp, sono estremamente flessibili sia in termini di utilizzo sia in termini di realizzazione. Per Palazzo Madama, patrimonio Unesco, sono state progettate installazioni ad-hoc utilizzando apparati e soluzioni che si sono integrate alla perfezione all’interno dell’area museale, garantendo allo stesso tempo elevatissime prestazioni.

Alla Gam è stata invece implementata la Radio Dot System, una nuova soluzione 5G di Ericsson tanto piccola da stare nel palmo di una mano, che fornisce la copertura e le prestazioni di rete necessarie per ambienti indoor ad alta frequentazione. Grazie a queste attività, Torino, si caratterizza sempre più come un laboratorio a cielo aperto per l’innovazione urbana: dal 2021, è infatti sede della “Casa delle Tecnologie Emergenti – Cte Next”, un vero e proprio centro di trasferimento tecnologico diffuso sul 5G e sulle tecnologie emergenti coordinato dal Comune di Torino e finanziato dal Ministero per lo Sviluppo Economico.

Grazie a tali soluzioni, Palazzo Madama e Gam, rappresentano oggi un unicum tecnologico a livello italiano e un raro esempio a livello europeo di edifici museali completamente coperti dal 5G.

Articolo a cura di F. Me., CORCOM

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