Skip to content

Cloud e reti 5G: garantirne la sicurezza per la resilienza del Paese

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su whatsapp
WhatsApp

Ritorna anche quest’anno Telco per l’Italia 2022, lo speciale appuntamento dedicato al settore Telco, che sarà accessibile in live streaming: si parlerà di 5G e cloud nazionale, dell’influenza sul settore della banda ultralarga, dei piani per la digital transformation, delle tecnologie emergenti e del PNRR

Il settore delle telecomunicazioni sta profondamente cambiando con una rapidità mai vista prima anche e soprattutto per l’avvento del 5G e delle sempre più diffuse tecnologie cloud, ma anche per adattarsi ai cambiamenti nelle abitudini degli utenti a seguito dell’emergenza pandemica e per il necessario adeguamento a normative sempre più stringenti e alle nuove regolamentazioni varate a livello nazionale ed europeo.

In un simile contesto, particolarmente dinamico e complesso, è difficile pronosticare come il mercato si evolverà nei mesi a venire, anche se è comunque possibile già da adesso cogliere quelle che saranno le tendenze evolutive.

Nel caso del 5G, è stato Vittorio Colao, Ministro della Trasformazione Digitale, a tracciare la strada degli sviluppi futuri durante la presentazione dei due bandi nell’ambito del Piano Italia 5G che va a completare il “pacchetto” Italia digitale 2026, la strategia nazionale che punta alla massima infrastrutturazione fissa e mobile: “Grazie all’investimento a favore della realizzazione di reti 5G sarà possibile soddisfare il fabbisogno di connettività mobile e di servizi mobili innovativi e ad elevate prestazioni anche in zone non previste dai pian i esistenti”.

Misure, quelle indicate dal ministro, che ci fanno riflettere sull’importanza delle reti, un tassello ormai fondamentale per l’economia mondiale.

Reti 5G, cloud e cyber security: il ruolo delle telco

In questo scenario è evidente l’importanza che assume la cyber security per la necessaria messa in sicurezza delle reti 5G e dei servizi cloud, oltre che per garantire la resilienza dell’intero sistema Paese.

Non è un caso, quindi, che la tematica del 5G, del cloud nazionale e della rete unica rappresentano alcuni dei focus della Relazione annuale sull’attività svolta dal primo gennaio 2021 al 9 febbraio 2022 dal Copasir, Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica.

Tra le altre cose, nella Relazione si legge che “risulterà centrale per l’architettura di difesa il cloud nazionale, a protezione dei dati della Pubblica Amministrazione, anche di livello locale, nella consapevolezza che nell’interconnessione digitale l’Italia, grazie alla sua collocazione geopolitica, si presenta quale frontiera e cerniera tra il nostro Continente e gli altri”.

È vero, d’altronde, che ancora oggi il 95% delle PA italiane non possiede gli strumenti necessari e adeguati a protezione dei propri dati e gli attacchi informatici subiti, ad esempio, dalla Regione Lazio o da ospedali, ASL, aziende strategiche e infrastrutture critiche in generale sono lì a testimoniarlo.

Anche per questo ci si sta muovendo verso l’adozione di tecnologia europea per la realizzazione di un Polo strategico nazionale (PSN), che ospiterà dati e servizi digitali strategici del Paese, assieme all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, così da garantire la massima tutela della sicurezza nazionale.

Una strategia di cyber security che deve essere completata anche grazie alla realizzazione di una rete unica a controllo pubblico, un’unica infrastruttura di rete controllata dallo Stato a cui parteciperanno , su cui bisogna accelerare il passo per evitare che nel frattempo i diversi attori sul mercato vadano avanti con singoli progetti di rete a banda larga, che potrebbero intralciare il progetto di rete unica, appunto.

Sullo sfondo ci sono le nuove gare per la banda ultralarga, il 5G e il cloud che riceveranno importanti finanziamenti nell’ambito del PNRR, ma che dovranno essere realizzate in tempi rapidi. E non è un caso se, uno dei capitoli di spesa più importanti del PNRR riguarda proprio la cyber security delle nuove tecnologie.

Telco per l’Italia 2022: re-inventare il futuro

5g, banda ultralarga, transizione ecologica e cloud nazionale saranno dunque alcuni dei temi che verranno approfonditi durante i lavori di Telco per l’Italia – Re-inventare il futuro, lo speciale appuntamento dedicato al mondo delle Telco organizzato da Digital360 e CorCom, in programma il prossimo 3 maggio in versione live streaming.

Ne parleranno i rappresentanti del mondo della politica e delle istituzioni, associazioni di categoria e sindacati e, soprattutto, i protagonisti del mercato: le telco e le tech companies, che in questa fase appaiono sempre più uniti attraverso alleanze e partnership in una logica di ecosistema.

Tra i punti trattati:

  1. Quali opportunità per il mercato?
  2. Come affrontare i nodi, gli aspetti e i temi più strategici, urgenti e di interesse per il settore delle Telecomunicazioni e, più in generale, per il Sistema Paese?
  3. Come consentire un maggiore sviluppo e una ripresa del business?
  4. A che punto siamo della partita? Come possiamo accelerare per un futuro nuovo e sempre più digitale?

A fare gli onori di casa sarà il Presidente del gruppo Digital360, Andrea Rangone, che presenterà lo stato dell’arte aggiornato del mercato delle telco e farà il punto sull’evoluzione dello scenario.

Quindi, verranno aperti i lavori dell’edizione 2022 di Telco per l’Italia – Re-inventare il futuro che vedrà la partecipazione di numerosi relatori di alto profilo che si alterneranno durante tutta la giornata in una “staffetta” di tavole rotonde.

Per iscriversi all’evento in diretta streaming e consultare l’agenda dei lavori è sufficiente collegarsi alla pagina ufficiale.

Articolo a cura della redazione Cybersecurity360

Potrebbe interessarti anche...

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *