Il comune denominatore di queste tecnologie è la connettività: fibra e reti di nuova generazione 5G porteranno tante novità
Il primo assaggio durante i Mondiali del 2018. Un campo da calcio proiettato su un tavolo come un ologramma, idea dell’Università di Washington. I ricercatori hanno sperimentato un sistema per convertire video tradizionali in ricostruzioni tridimensionali, da visualizzare su una superficie piana attraverso un visore 3d. All’epoca non ancora implementato per i contenuti in diretta, ma è la manifestazione esplicita di un desiderio: quello di vivere gli eventi sportivi preferiti andando oltre i limiti dello schermo.
Se tra i videogiocatori la realtà aumentata coinvolge una nicchia ormai solida di appassionati, esperimenti analoghi si stanno facendo spazio nel mondo del calcio guardato. La prossima rivoluzione dopo l’avvento dello streaming in diretta, fino a pochi anni fa una tecnologia considerata inapplicabile alle partite.
I primi esperimenti sono già in giro, molto spesso portati avanti dai club più importanti delle leghe europee. La Juve ha ampliato la sua offerta per i tifosi bianconeri con Juventus VR. Contenuti in realtà virtuale per gli abbonati al Pass tv, che permettono di immergersi nei retroscena della squadra dal punto di vista dei campioni. Come l’arrivo di Cristiano Ronaldo a Torino o le emozioni dei giocatori durante la cerimonia di premiazione dello scudetto 2020.
Il comune denominatore di queste tecnologie è ovviamente la connettività e grazie all’accelerazione in corso su fibra e 5G arriveranno tante novità nelle case degli appassionati del calcio. «Le reti di nuova generazione abbinate al Cloud, all’Intelligenza Artificiale e ai big data stanno rivoluzionando il modo di vivere», spiega Stefano Siragusa, Chief Revenue, Information & Media Officer di TIM che poi aggiunge: «Per questo ci proponiamo come motore dell’innovazione digitale del Paese, con l’obiettivo di favorire la crescita dell’economia attraverso l’accesso a nuovi servizi. In particolare, il 5G permetterà ai dispositivi di connettersi a Internet in tempo reale, con enormi vantaggi in tutte le aree di intervento: dall’Industria alle auto a guida autonoma, dalla telemedicina alle smart-city fino alle case intelligenti. Il 5G è quindi una delle leve fondamentali per accelerare la digitalizzazione nel pubblico e nel privato».
Per fare un altro esempio, il match Juventus-Napoli dello scorso gennaio è stato ripreso con una nuova ripresa dinamica. Una telecamera agganciata ad un cavo parallelo al campo ha offerto un punto di vista nuovo rispetto alle tradizionali inquadrature, seguendo l’azione man mano che si sviluppa in campo. Angolazione molto simile a quella di certi giochi di calcio per console, dove l’inquadratura segue il giocatore in possesso palla. Innovazione voluta dalla Lega Serie A, che ha deciso di utilizzarla per specifici replay durante la competizione.
Il Bayern Monaco ha creato Fanselfie, una app dedicata agli appassionati che permette di scattare autoritratti col proprio atleta preferito, o con l’intero team. La app monta un’immagine (abbastanza credibile) del tifoso insieme ai campioni, spedita poi per email.
Durante il Social Football Summit 2019 di Roma, è stata creata una app in realtà aumentata con la quale i fan potevano ripercorrere la storia degli Azzurri. Cliccando una delle quattro stelle del gagliardetto della nazionale, è stato possibile scegliere il mondiale da visionare e guardare i video degli highlights delle finali vinte nel 1934, 1938, 1982 e 2006.
La pandemia ha chiuso gli stadi e ha accelerato la sperimentazione sulla realtà virtuale. OZ Sports, azienda specializzata in tecnologie legate all’AR, ha reimmaginato il concetto di stadio col suo progetto OZ ARena. Un modo per portare i fan in curva, rimanendo seduti sul proprio divano.
Un sistema ipotizzato anche per le dirette, dove agli spalti vuoti si sostituiscono gli spettatori, aggiunti in modo dinamico grazie alla realtà aumentata. I tifosi possono personalizzare il loro avatar scegliendo la maglia del club, le pitture facciali e persino scegliere il loro posto preferito.
Articolo a cura di Silvio Puccio, La Stampa
No comment yet, add your voice below!