In collaborazione con Airspan Networks al via una piattaforma di test nel Watson IoT center di Monaco di Baviera e nel Global industry solution center di Nizza. Focus sull’edge computing e i casi d’uso per l’industry 4.0
Il modello delle reti aperte (Open-Ran) per il 5G continua a rafforzarsi nell’industria delle telecomunicazioni e dei servizi It. Lo dimostra l’alleanza tra Ibm – ormai votata al business del cloud e dell’intelligenza artificiale – e Airspan Networks, fornitore di software e hardware per soluzioni di rete per il 5G.
Le due aziende collaboreranno nel lancio di una piattaforma di test per O-Ran 5G nel Watson IoT center di Monaco di Baviera e nel Global industry solution center di Ibm a Nizza. Il progetto sperimentale per il 5G su reti aperte dovrà dimostrare l’efficacia del controllo su lunga distanza di una soluzione di edge computing basata sullo standard mobile di nuova generazione.
Il focus è sui casi d’uso del 5G edge per Industry 4.0 su Open Ran.
Progetto sul 5G industriale, opportunità per l’ecosistema
L’obiettivo ultimo – spiegano Ibm e Airspan in una nota – è “aiutare i clienti in tutta Europa a innovare e sviluppare soluzioni multi-vendor che possano soddisfare diverse necessità nella costruzione dei casi d’uso per i clienti finali basati su standard aperti e interoperabili, ottimizzando al tempo stesso le prestazioni”.
Ibm Global business services e Airspan intendono lavorare insieme per accelerare l’adozione della tecnologia Open Ran e il suo ecosistema incorporando i servizi Ibm per il cloud ibrido e l’orchestrazione con l’Ai. La piattaforma di test per l’O-Ran mira a portare avanti lo sviluppo di soluzioni software e hardware per l’O-Ran e metterà alla prova l’interoperabilità end-to-end con reti core 5G stand-alone private.
Partner e clienti di Ibm e Airspan potranno collaborare allo sforzo di ricerca e sviluppo e integrare e aggiungere elementi al progetto. La rete 5G O-Ran sperimentale sarà costruita con attrezzature di Airspan Networks.
Industria Tlc al lavoro sull’Open Ran
A febbraio scorso un gruppo di telco europee – Tim, Deutsche telekom, Orange, Telefónica e Vodafone group – ha siglato un Memorandum of understanding per promuovere la tecnologia Open Ran nell’implementazione delle reti mobili di nuova generazione. Il nuovo impegno è finalizzato allo sviluppo di soluzioni innovative per la rete mobile che, sfruttando architetture virtualizzate aperte, abilita una comunicazione più agile, sicura e funzionale alla diffusione dei servizi digitali 5G. Anche qui uno dei maggiori focus è sui casi d’uso per Industria 4.0.
Ad aprile è stata annunciata la partnership fra Vodafone e Qualcomm Technologies su un progetto legato ancora una volta alle reti 5G che usano la tecnologia Open Ran.
Vodafone è una delle telco più impegnate su questo fronte e ha già annunciato i suoi partner per la prima distribuzione commerciale di Open radio access network Europa.
Il laboratorio Open-Ran di Tim a Torino
In prima fila l’italiana Tim che a giugno ha inaugurato uno dei primi laboratori al mondo di Ricerca & Sviluppo Open-Ran, lo European Otic Lab (Open test and integration center Lab). Tim opererà al fianco di costruttori, startup e system integrator al fine di sperimentare nuove soluzioni. La nuova realtà, in linea con gli standard previsti da O-Ran Alliance, avrà sede presso i laboratori di innovazione del gruppo Tim a Torino e mirerà ad accelerare questa tecnologia per lo sviluppo della nuova architettura paneuropea della rete mobile (5G, cloud ed edge computing).
Anche Tim vuole favorire l’adozione e lo sviluppo delle soluzioni Open Ran in Europa e accelerarne l’implementazione sulla propria rete commerciale. Il gruppo ha già adottato a Faenza una soluzione Open Ran su rete live.
Articolo a cura di Patrizia Licata, CORCOM
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