3UK ha affermato che può aiutare il Regno Unito a raggiungere le sue ambizioni sulla banda larga ultraveloce utilizzando il 5G
Un piccolo paradosso tutto britannico. Se da una parte il governo considera la connettività in fibra un elemento essenziale della strategia economica in quanto diffonderà i benefici di una società digitale in tutto il paese e ridurrà il divario digitale, dall’altra non sembra esserci altrettanto interesse per il 5G.
Altre tecnologie, come il satellite e il 5G Fixed Wireless Access (FWA), verranno utilizzate per connettere i consumatori nelle aree più difficili da raggiungere, ma Three afferma che il 5G può svolgere un ruolo molto più importante e a un costo inferiore rispetto alla fibra.
Un rapporto commissionato da CCS Insight infatti, afferma che il costo dell’implementazione di 5G FWA nelle aree rurali sarebbe pari alla metà di quello necessario per le implementazioni in fibra completa e sarebbe molto più rapido. “L’ambizione del governo di raggiungere almeno l’85% delle abitazioni del Regno Unito con banda larga in Gigabit entro il 2025 è un obiettivo ambizioso“, ha affermato Kester Mann, analista di CCS Insight.
Tuttavia, per ottenere questi vantaggi, si vuole modificare il Codice delle comunicazioni elettroniche (ECC) per consentire agli operatori mobili di esercitare più facilmente i diritti che hanno ottenuti per costruire e aggiornare le antenne. Questo, sostiene l’esperto, consentirebbe di dedicare risorse alla costruzione delle reti invece di combattere infinite battaglie legali.
“Internet a velocità Gigabit è fondamentale per la prosperità a lungo termine del Regno Unito. Tuttavia, il governo è troppo concentrato sull’investimento in un tipo di tecnologia: la rete fissa“, ha aggiunto David Hennessy, Chief Technology Officer, Three UK and Ireland. “La linea fissa, o fibra, è significativamente più difficile da implementare rispetto a FWA, che ha bisogno solo del segnale mobile per funzionare. È tempo per una maggiore considerazione del FWA, per aiutare coloro che si trovano nelle aree rurali ad avere un accesso a Internet più veloce e, in definitiva, a contribuire a ridurre il divario digitale“.
Articolo a cura di Valerio Longhi, Mondo3
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