Lo afferma l’a.d. Italia, Emanuele Iannetti (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 21 lug – “E’ proprio la diffusione rapida, omogenea e capillare del 5G e della banda ultra larga, una delle condizioni per trasformare e rigenerare interi settori della nostra societa’ ed economia.
Per non vanificare gli sforzi fin qui compiuti, sono altresi’ necessarie alcune improcrastinabili riforme, tra cui l’armonizzazione dei limiti elettromagnetici italiani, oggi tra i piu’ bassi al mondo, a quelli europei. La bocciatura dell’emendamento al Dl Recovery, che mirava a equiparare i limiti di emissioni italiani a quelli gia’ precauzionali e scientificamente sicuri suggeriti dalla Commissione Internazionale sulla Protezione per le Radiazioni Non Ionizzanti, e adottati tra gli altri da Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, rischia di trasformare il divario digitale in abisso digitale, ponendo tutto il Paese in una condizione di svantaggio competitivo”. Lo afferma Emanuele Iannetti, presidente e amministratore delegato di Ericsson Italia, a seguito della bocciatura dell’emendamento al Dl Recovery per l’armonizzazione dei limiti elettromagnetici.
“Invitiamo – aggiunge il manager – tutte le componenti politiche a riconsiderare la decisione presa avviando sin da subito un confronto fondato su basi scientifiche, in linea con quanto gia’ riscontrato dalle istituzioni sanitarie nazionali, accademici ed esperti del settore’.
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(RADIOCOR) 21-07-21 14:50:47 (0431)INF 3 NNNN
Articolo a cura della redazione IlSole24Ore
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