Articolo di Alberto Ferrante, Mondo Mobile Web
WindTre ha annunciato la sua partecipazione al progetto europeo Smart5Grid per la gestione delle reti elettriche, insieme ad altri partner del settore in tutta Europa.
Smart5Grid è un progetto di ricerca 5G-PPP realizzato da 24 partner e finanziato dal Programma Europeo Horizon 2020 con sinergie pubblico-private.
Lo scopo del progetto è quello di creare quattro funzioni fondamentali di smart grid per il 5G, termine con cui nell’ingegneria delle telecomunicazioni si intende l’insieme di una rete di informazione e una rete di distribuzione elettrica in grado di rendere appunto smart la rete per un uso più razionale dell’energia.
Insieme alle smart grids, il progetto mira a introdurre una piattaforma sperimentale 5G aperta e che supporti l’integrazione, i test e la convalida dei servizi 5G e delle cosiddette NetApps.
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In questo contesto, WindTre ha annunciato la sua partecipazione al progetto di innovazione con partner nazionali e internazionali come la Divisione Infrastrutture e Reti di Enel, Engineering, Hellenic Telecommunications Organization e ATOS.
Lo scopo fondamentale del progetto per WindTre sarà quello di valutare come il 5G possa gestire numerosi oggetti e abilitare servizi diversi su una singola rete fisica grazie a tecnologie come il cloud e il cosiddetto network slicing, con riferimento a specifici contesti come quello della Smart Energy, dell’Industria 4.0, della mobilità e delle Smart Cities.
Come evidenziato da Maurizio Sedita, Direttore Sales di WindTre, il progetto promosso dalla Commissione Europea potrà evidenziare le principali applicazioni del 5G tramite funzioni specifiche come il telecontrollo e l’automazione della rete, ad esempio attuando comandi da remoto, migliorando la velocità di riparazione dei guasti della rete elettrica e favorendo dunque la continuità del servizio.
Il progetto Smart5Grid dell’Unione Europea, nella cornice del più ampio piano Horizon 2020, inizierà a Gennaio 2021 e avrà una durata di 36 mesi con circa 8,2 milioni di euro per testare l’impatto del 5G nell’automazione delle reti, con dimostrazioni in diversi Paesi europei, Italia inclusa.
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