Articolo di Alessio Marino, Everyeye.it
Il tema legato alle emissioni del 5G è da tempo oggetto di dibattito e di scontro sul web, ma WindTre attraverso una dichiarazione rilasciata, ha voluto alzare la voce ed ha intimato il Governo ad aumentare il limite delle emissioni per le antenne 5G.
Secondo Roberto Basso, Direttore External Affairs & Sustainability di WindTre, una decisione di questo tipo sarebbe pressoché obbligata in quanto in caso contrario le aziende italiane verrebbero penalizzate nei confronti di quelle degli altri paesi dell’Unione Europea.
“Per migliorare la competitività del sistema manifatturiero italiano, occorre allineare i limiti delle emissioni elettromagnetiche a quelli europei. Se non si procederà in questa direzione, le imprese italiane dovranno fare i conti con uno svantaggio occulto nei confronti delle aziende concorrenti di altri paesi” ha affermato Basso nel corso della presentazione del rapporto “Il 5G per rilanciare l’Italia in sicurezza” stilato dall’Istituto per la Competitività.
Il manager ha osservato che il 5G “è una tecnologia abilitante e contribuisce alla competitività del Paese. L’Italia è la seconda nazione manifatturiera d’Europa e quinta nel mondo, nonostante una situazione sfavorevole sul piano di alcuni costi, come l’approvvigionamento energetico”.
Per tale ragione, pur garantendo un certo livello di sicurezza nell’ambito di un quadro coerente con l’UE, Basso ha chiesto un confronto aperto tra operatori ed il legislatore, “da svolgere in modo leale e diretto”..
In Italia il limite delle emissioni per le antenne 5G è limitato a 6 V/m, mentre a livello europeo è tra i 25 ed i 61 V/m. Questo aspetto è stato anche oggetto di alcune dichiarazioni da parte del presidente di AGCOM.
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