Articolo di Massimiliano Di Marco, DDay.it
Il sottosegretario statunitense Keith Krach spinge sull’uso delle apparecchiature di Nokia o di Ericsson per le reti 5G in Italia: “Huawei è un venditore non sicuro e ad alto rischio”.
Pressione sull’Italia affinché blocchi l’accesso di Huawei dalle reti 5G nazionali. Gli Stati Uniti proseguono la loro strategia comunicativa, basata sull’assunto che Huawei sia una costola del Partito Comunista Cinese (PCC) e che, inoltre, sia coinvolta “nell’abuso dei diritti umani”, come il trattamento dei musulmani uiguri, rinchiusi in campo di rieducazione. Lo ha detto il sottosegretario agli Affari di Stato Keith Krach, intervenuto nelle scorse ore in un webinar sul Marshall Fund tedesco.
“Venditori ad alto rischio e non sicuri come Huawei e ZTE – ha detto Krach – offrono al governo autoritario del PCC la possibilità di interrompere o usare come un’arma applicazioni critiche nelle infrastrutture o fornire avanzamenti tecnologici alle forze militari cinesi”. Per Krach i riferimenti europei dovrebbero essere la finlandese Nokia e la svedese Ericsson.
Secondo il sottosegretario statunitense, l’alleanza NATO sarà a rischio se Huawei farà coinvolta nello sviluppo delle reti 5G europee.
La situazione in Europa
Huawei è stata bloccata nel Regno Unito: già da quest’anno gli operatori mobili non potranno più acquistare apparecchiature dalla società cinese ed entro il 2027 dovranno sostituire quelle attualmente in uso. La Francia non ha vietato l’attuale installazione, ma impedirà il rinnovo delle licenze a partire dal 2028, di fatto eliminando Huawei dalle reti 5G future nel Paese.
In Italia TIM ha escluso Huawei da una recente gara d’appalto che ha riguardato la rete core; la società ha però sottolineato che si è trattato una scelta “industriale”. Vodafone ha invece deciso di escludere la società cinese dalla rete core in tutta Europa.
No comment yet, add your voice below!