Articolo di Giovanni Mattei, Tuttotech
n questi ultimi mesi si parla tantissimo di connettività 5G, soprattutto per via delle teorie complottistiche relative al Coronavirus e alla complicata situazione fra USA e Cina per via del ban di Huawei, a cui qualche giorno fa si è aggiunta anche l’Inghilterra che ha deciso di escludere Huawei dalla fornitura di apparecchiature 5G. Però, malgrado ciò, ancora oggi non è chiara la differenza fra la rete 5G Core e la rete 5G RAN, a cosa servono e quali impatti hanno per l’utente e i governi.
5G RAN: l’insieme degli apparati di comunicazione
Parlando in modo piuttosto semplicistico, la rete 5G RAN può essere considerata come l’insieme di strade e superstrade che servono per connettere varie antenne fra di loro. Con 5G RAN (o New Generation RAN) si fa riferimento all’insieme di tutte le apparecchiature utilizzate per l’invio del segnale da e verso dispositivi mobile. Questi componenti sono, ad esempio, le antenne 5G e le torri radio, dispositivi essenziali per la conversione di segnali digitali in onde radio che vengono poi ricevuti ed elaborati dai dispositivi mobile supportati, come smartphone e tablet.
La rete 5G RAN può essere quindi intesa come l’infrastruttura che permette agli utenti di inviare e ricevere segnali dalle antenne, anche tramite l’utilizzo di celle 5G più piccole e più facili da distribuire nel territorio per incrementare la qualità del segnale nelle nostre città. La rete 5G RAN è quindi paragonabile alla rete periferica, responsabile quindi della trasmissione del segnale in aree circoscritte; per l’invio di segnali sulla lunga distanza si fa invece riferimento alla rete 5G Core.
5G Core e il timore di Trump
Utilizzando un’analogia familiare a tutti, la rete 5G Core è l’autostrada attraverso cui passano tutte le informazioni trasmesse sul network. Su di essa passano tutti i segnali provenienti dai dispositivi utilizzati dagli utenti, ma anche le informazioni riguardando i servizi attivi dagli abbonati, la gestione della trasmissione delle telefonate, la ricezione degli SMS e tanto altro.
La rete 5G Core è quindi il cervello che gestisce gli arti periferici (rete 5G RAN), e il suo controllo è alla base del grande conflitto fra gli USA e Huawei; il timore dell’amministrazione Trump è che Huawei, accusata di essere controllata dall’esercito cinese, possa intercettare e spiare tutto il traffico in entrata e uscita sulla rete 5G e sulle antenne radio.
Questo perché la rete 5G Core non si limita semplicemente alla gestione e smistamento del traffico, ma anche della crittografia dei dati, alla gestione avanzata del software e molto altro.
Le funzionalità avanzate della rete 5G Core
Il grande passo in avanti in termini di avanzamento tecnologico rispetto a tutte le precedenti generazioni di connettività, è che la rete 5G Core ha un forte lato di virtualizzazione. Infatti, invece di contare sulla implementazione di veri e propri apparati hardware, tutte le funzionalità necessarie alla gestione della rete 5G possono essere aggiunte, modificate e aggiornate tramite il software. Si parla infatti di Software Defined Network (SDN), ovvero una rete in cui hardware generico viene sfruttato per far girare software ad hoc.
Questo offre alla aziende una scalabilità molto superiore al 4G, dove invece la gestione dell’hardware rendeva anche più difficile l’implementazione di nuove funzionalità software. L’approccio innovativo della rete 5G Core ha anche aperto la porta al network slicing, ovvero una particolare possibilità offerta agli operatori telefonici di suddividere la rete in varie sezioni in modo da offrire tier specifici al tipo di richieste dei clienti o delle imprese.
Ad oggi, però, quando si parla di 5G NSA (Non Stand Alone) si intende l’attuale generazione di rete 5G; questa, rispetto a quella SA (Stand Alone) il cui sviluppo richiederà diversi anni, si basa ancora su quella del 4G LTE indicata come Evolved Packet Core (EPC).
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