Secondo le stime di Juniper Research nel 2026 utenti a quota 2,5 miliardi. Ma per monetizzare in tempi rapidi gli investimenti nelle reti di ultima generazione gli operatori dovranno puntare su servizi innovativi
Il numero di utenti Voice-over-5G raggiungerà i 2,5 miliardi a livello globale entro il 2026, facendo registrare un netto incremento del servizio, che nel 2022 dovrebbe contare circa 290 milioni di utenti. Una crescita del 780%, guidata dall’accelerazione delle implementazioni del 5G a seguito di un rallentamento durante la pandemia. A dirlo è un nuovo studio di Juniper Research.
Le opportunità offerte dalle reti software based
La nuova ricerca, “Mobile Voice Strategies: Future Monetization Opportunities & Market Forecasts 2022-2026”, esorta gli operatori a sfruttare la crescita degli utenti Voice-over-5G per creare un nuovo portafoglio di servizi vocali.
Il Voice-over-5G sfrutta infatti la natura software based delle reti 5G per offrire Api da utilizzare nell’erogazione di servizi vocali aziendali sulle reti degli operatori. Più nello specifico, quindi, lo studio raccomanda agli operatori di dare la priorità alle chiamate interattive, all’instradamento intelligente delle chiamate e all’integrazione di Ivr (servizi vocali interattivi) basati sull’intelligenza artificiale in quanto forniscono il ritorno sull’investimento più immediato del Voice-over-5G.
Cosa significa sostituire il VoLte
In particolare, il rapporto ha identificato le chiamate interattive come un’opportunità chiave per gli operatori che hanno lanciato il 5G per fornire servizi vocali di maggior valore e competere con le app vocali Ott. Le chiamate interattive sfruttano le reti 5G per offrire funzionalità avanzate di chiamata vocale, inclusi contenuti interattivi e condivisione dello schermo, direttamente nell’app di chiamata nativa sugli smartphone, annullando così la necessità di applicazioni di terze parti.
L’attuale tecnologia vocale 4G, VoLte (Voice-over-LTE), non è infatti sufficiente per supportare le chiamate interattive. Sebbene attualmente ci siano oltre 4,4 miliardi di utenti VoLte, che rappresentano oltre il 50% degli abbonati, la velocità inferiore delle reti 4G rispetto alle reti 5G ha finora limitato l’uso delle funzionalità interattive o dell’intelligenza artificiale nei servizi vocali degli operatori.
La previsione delle entrate sui tradizionali servizi voce
Nonostante la crescita di Voice-over-5G, il rapporto prevede che le entrate fatturate dagli operatori sui tradizionali servizi voce diminuiranno del 16% nei prossimi quattro anni, poiché il traffico vocale P2p migra verso app vocali di terze parti. Sviluppare nuovi servizi voce orientati al business, come le chiamate interattive significa dunque emulare le attuali soluzioni di messaggistica aziendale degli Ott applicando i costi alle imprese, piuttosto che continuare a monetizzare l’utilizzo degli abbonati mobili.
Articolo a cura di Domenico Aliperto, CORCOM
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