Il presidente di Asstel auspica un raccordo “tra imprese e PA per assicurare un sistema efficace ed efficiente, che coniughi le esigenze di protezione con l’operatività del comparto”. Tavolo al Mise sul canone unico: “Bene dialogo con istituzioni e Comuni per una soluzione condivisa”
Una collaborazione continuativa tra imprese e amministrazioni preposte alla sicurezza nazionale per assicurare un sistema efficace ed efficiente, che coniughi le esigenze di sicurezza con l’operatività delle imprese della filiera Tlc. È quanto auspicato dal presidente di Asstel-Assotelecomunicazioni, Massimo Sarmi, in audizione nelle commissioni Industria e Finanze al Senato sul Energia. Sarmi ha evidenziato come la disciplina dei poteri speciali del Governo in merito alle operazioni d’acquisto di beni e servizi connessi al 5G venga significativamente innovata.
“Condividiamo il passaggio da un modello che prevedeva l’invio alla presidenza del Consiglio di singole notifiche, una volta stipulato il contratto, alla notifica preventiva del Piano annuale di operazioni inerenti i servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G. Consapevoli che, con tale disposizione, le informazioni fornite dalle imprese non potranno comprendere quei dettagli di natura tecnica o implementativa, normalmente definiti in fasi successive”.
Inoltre, “le nuove norme in materia di golden power hanno condotto ad estinguere procedimenti autorizzativi già avviati e spesso prossimi a conclusione, con l’esito di un inevitabile rallentamento delle operazioni programmate – ha ricordato Sarmi”. Inoltre, ulteriori considerazioni sono state poste da Asstel riguardo la realizzazione degli obiettivi di investimento degli operatori e del Governo per la realizzazione del Piano Italia 5G, affinché le prassi applicative, le tempistiche di approvazione dei Piani annuali di acquisto e l’attuazione della normativa vedano tempistiche coerenti con quelle della programmazione degli investimenti pubblici e privati. “Nel condividere l’intervento del Governo – ha concluso Sarmi – confermiamo la disponibilità di collaborazione dell’industry nell’interesse della sicurezza nazionale e del Paese”.
Sempre oggi Asstel ha partecipato al tavolo tecnico convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico sul canone unico per le infrastrutture di comunicazione elettronica, cui hanno preso parte anche i rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci).
Asstel ha ribadito l’importanza di un dialogo costante con le Istituzioni e i comuni per creare un contesto favorevole agli investimenti, che consenta la rapida copertura del territorio con reti Vhcn e un dialogo proficuo con le amministrazioni locali, anche attuando al meglio la disciplina sul canone unico introdotta dal decreto Semplificazioni del 2021 e per assicurare agli operatori regole chiare che garantiscano i tempi di realizzazione delle infrastrutture.
Articolo a cura di F. Me., CORCOM
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