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La città che verrà, tra 5G, Internet of things (e ottimismo)

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L’obiettivo del tour organizzato da Inwit e Fondazione Ottimisti e Razionali è raccontare, con il coinvolgimento delle istituzioni locali e del mondo accademico, le potenzialità del 5G e l’importanza dei territori per raggiungere gli obiettivi del Pnrr

Una città “smart” o meglio una “Smart city”. Non una città del futuro ma una città intelligente, a misura d’uomo, inclusiva, resiliente e sostenibile. Il concetto di Smart city appare per la prima volta nel dibattito urbanistico negli Anni ‘90, ad esempio nel libro The Technopolis Phenomenon: Smart Cities, Fast Systems, Global Networks, con particolare attenzione agli aspetti legati all’hardware ovvero il capitale tecnologico, costituito da quelle infrastrutture fisiche necessarie a rendere un agglomerato urbano digitalmente connesso. Negli anni 2000 il focus si sposta sugli aspetti “sottili” della Smart city, legati al capitale umano.

Inizia così la moderna idea di città smart, dove capitale tecnologico e umano si incontrano. La Commissione Europea la definisce come “un luogo in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a vantaggio dei suoi abitanti e delle imprese”. Lo sviluppo del 5G rappresenta il principale driver abilitante per città più sostenibili, fornendo la connettività necessaria per la smart mobility, per servizi pubblici ed edifici più intelligenti, nonché per un migliore controllo del consumo energetico, contribuendo così alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Una città, quindi, dove servizi evoluti, innovazione e attenzione alle esigenze dei cittadini costituiranno gli assi portanti dello sviluppo urbano, grazie allo sviluppo dell’Iot (Internet of Things). Città che, secondo uno studio di Mckinsey, saranno più sicure (-10% incidenti, -30% furti), più veloci (-45/65% del tempo in uffici pubblici), più green (-10/15% emissioni, 25–80 litri di acqua risparmiati persona/giorno) e più sostenibili (+3% occupazione e minor costo della vita). Una vera e propria rivoluzione quindi, che va supportata però da una corretta informazione, per evitare si possa cadere nella diffusione incontrollata di fake news e alimentare così false credenze.

Una responsabilità questa, anche del mondo delle tlc che di questa rivoluzione sono le protagoniste. E’ su questa base che Inwit, insieme alla Fondazione Ottimisti e Razionali, ha pensato di organizzare un vero e proprio Tour lungo la penisola, in 6 tappe.

L’obiettivo è raccontare, con il coinvolgimento delle istituzioni locali e del mondo accademico, le potenzialità del 5G e l’importanza dei territori per raggiungere gli obiettivi del Pnrr. Il tour ha già visto protagoniste le città di Napoli e Roma, con la partecipazione dei rispettivi sindaci. La prossima tappa sarà a Firenze, altra occasione per approfondire lo sviluppo tecnologico e digitale in un luogo di altissimo valore storico culturale.

Articolo a cura di Michelangelo Suigo, Formiche.net

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