Skip to content

Intelligenza artificiale e 5G: rivoluzione nei campi

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su whatsapp
WhatsApp

Linkem, più efficienza e redditività grazie all’agricoltura di precisione

QUALI SONO le nuove frontiere dell’agricoltura di precisione?

“L’agricoltura – spiega Daniele Righi, Chief Innovation & Business Development di Linkem– è uno dei primi settori a beneficiare delle enormi potenzialità del 5G e dell’integrazione di sensori IoT, applicazioni cloud, Intelligenza Artificiale e tecnologia blockchain. La combinazione di queste tecnologie consente di controllare i campi e di prendere decisioni in tempo reale anche nelle zone più isolate e remote, garantendo un livello di qualità omogeneo delle coltivazioni e dei prodotti”.

Quali effetti si hanno in termini di efficienza e redditività?

“Le tecnologie per l’agricoltura di precisione presentano grandi vantaggi per il miglioramento della tracciabilità e della qualità e sicurezza dei prodotti a beneficio dell’intera filiera del made in Italy e dei consumatori. Le soluzioni per il monitoraggio e il controllo di mezzi e attrezzature ausiliarie, per la mappatura e monitoraggio da remoto di coltivazioni e terreni supportano in maniera efficiente le decisioni per l’irrigazione, la fertilizzazione e l’utilizzo di fitosanitari in campo. Gli impatti positivi si misurano sia in termini di risparmi sui costi, che di maggiori benefici per l’ambiente e per i consumatori, che avranno accesso a prodotti qualitativamente superiori di filiere controllate”. Quanto vale questo specifico mercato?

“Nel 2020 il mercato italiano dell’Agricoltura 4.0 valeva 540 milioni di euro (4% del mercato globale), in crescita del 20% sul 2019, ma deve ancora esprimere larga parte del suo potenziale. Infatti, solo il 3-4% della superficie è coltivata con l’utilizzo di strumenti 4.0. Il 73% del fatturato è ancora trainato dalle macchine agricole connesse, mentre solo il 17% è attribuito ai fornitori di soluzioni IT e tecnologie avanzate, in particolare Internet of Things”.

Quali sono, però, i costi di questa trasformazione?

“Le grandi aziende sono facilitate nell’adozione di tecnologie innovative, non solo in termini di investimenti, ma anche delle competenze necessarie. Tuttavia, affinché la trasformazione digitale in agricoltura si realizzi pienamente è necessario che questo processo virtuoso riguardi attivamente anche le imprese di medie e piccole dimensioni. È proprio questo l’obiettivo con cui abbiamo creato Linkem4Farm. Disponibile sul mercato da febbraio 2021 a soli 93 euro al mese, è la prima soluzione integrata che combina la flessibilità e la copertura della connessione LTE e 5G FWA con la piattaforma e i servizi digitali basati sull’Internet of Things e Intelligenza Artificiale”.

Quali buone pratiche sono state realizzate?

“Partendo dal servizio, sviluppato in partnership con le tech company specializzate Farm Technologies e xFarm, Linkem ha progettato una soluzione ad hoc per la Maccarese S.p.A., tra le più grandi aziende agricole italiane con 3.200 ettari. La personalizzazione del servizio ’Linkem4Farm’ sulla base delle specifiche esigenze dell’azienda ha consentito alla Maccarese di pianificare con ancora maggior precisione gli interventi di irrigazione del mais, grazie soprattutto alle indicazioni fornite dall’algoritmo proprietario del consiglio irriguo, sviluppato e affinato nel tempo dalla nostra startup per differenti colture, e ai dati analizzati dai sensori IoT installati in campo per il supporto decisionale in campo. L’utilizzo degli indici agronomici calcolati dalle immagini satellitari ha inoltre permesso un innovativo monitoraggio digitale del mandorleto intensivo e anche un monitoraggio da remoto dei possibili stress colturali nel corso della stagione”.

A quali produzioni agricole sono applicabili le vostre tecnologie?

“Le soluzioni sviluppate sono prevalentemente dedicate alle coltivazioni vitivinicole e cerealicole, sebbene l’evoluzione della tecnologia in campo stia rendendo via via disponibili soluzioni per ulteriori e variegate colture. Personalizzare il servizio in base alle specifiche colture è alla base della sperimentazione sul mandorleto che ha consentito alla Maccarese di implementare una suddivisione dei turni di fertirrigazione volta ad evitare effetti di dilavamento e perdita dei nutrienti nel terreno, grazie alle evidenze raccolte dai sensori installati in campo con notevoli risultati in termini di sostenibilità ambientale e di tutela della biodiversità, nonché di efficientamento e ottimizzazione dei processi di gestione agronomica aziendale”.

Quali sviluppi prevedete per il futuro prossimo?

“Il PNRR destina 2,5 miliardi di euro all’agricoltura di cui 1,8 miliardi per la sostenibilità, un’importante occasione per accelerare il processo di trasformazione digitale di uno dei principali settori dell’economia italiana. Per fare in modo che si concretizzi devono essere studiati e implementati meccanismi di incentivo per supportare le PMI agricole nell’acquisto di soluzioni digitali che integrino insieme alle migliori soluzioni di connettività disponibile, la sensoristica IoT, le applicazioni gestionali e le piattaforme e-commerce”.

Articolo a cura di Claudia Marin, Quotidiano Nazionale

Potrebbe interessarti anche...

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *