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Lo spettro a 700 MHz, la ‘Banda d’oro’ del 5G?

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Total Telecom, società di analisti specializzata nel settore delle telecomunicazioni, ha intervistato il direttore della ricerca presso Strategy Analytics, Guang Yang, sul tema delle caratteristiche uniche dello spettro a 700 MHz e cosa può significare per installazioni di 5G in tutto il mondo.

Secondo Guang, la maggioranza delle reti 5G a livello globale è attualmente distribuita nella fascia C, seguita da mmWave e 700 MHz. Eppure questo equilibrio sta gradualmente cambiando. Mentre la banda media chiaramente rimane la più popolare per il 5G, le installazioni sia di mmWave che dello spettro a 700 MHz stanno diventando sempre più comuni.

Senza dubbio, riferisce Guang, lo spettro di banda media può fornire ottima esperienza dati per i clienti, ma il suo range è relativamente limitato. Servirà una nuova attenzione se i servizi del 5G verranno distribuiti su scala nazionale in modo vantaggioso in termini economici, e lo spettro a 700 MHz potrebbe presentare una soluzione. Guang ha spiegato che la banda ha una propagazione di segnale e una penetrazione degli edifici nettamente superiore rispetto alle bande di frequenza più elevata, il che consente agli operatori di fornire copertura nazionale a costi molto contenuti. Guang ha inoltre aggiunto che lo spettro a 700 MHz offre una migliore copertura interna, importante per migliorare l’esperienza clienti, visto che attualmente il traffico si svolge per oltre il 70% in ambienti interni.

Gli operatori si stanno accorgendo rapidamente del valore dello spettro a 700 MHz. Ad esempio, China Mobile e China Broadcasting Network hanno recentemente indetto un bando di gara congiunto per l’acquisto di oltre 480.000 stazioni di base 5G a 700 MHz. I competitori di China Mobile, China Telecom e China Unicom, hanno inoltre lanciato una gara d’appalto congiunta per stazioni base 5G nella banda a 2.1 GHz, e acquisteranno circa 230.000 stazioni base per migliorare la loro copertura. La concorrenza locale tra gli operatori cinesi è una buona notizia per Huawei, che è stata recentemente indicata come società vincitrice della gara di appalto China Mobile–China Broadcasting Network, con circa il 60% della quota di mercato.

Secondo le previsioni di Guang, Huawei otterrà una quota di mercato ancora maggiore in questo progetto.

Mentre gli operatori faticano a diventare i primi a ottenere la copertura nazionale, Total Telecom segnala che ci saranno altre installazioni in banda bassa a livello globale negli anni a venire. Guang conclude spiegando che ci saranno più di 30 nuovi paesi che vendono all’asta o assegnano lo spettro a 600 MHz o 700 MHz nei prossimi uno o due anni.

Articolo a cura di Mauro Notarianni, Macitynet

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