Articolo di Mila Fiordalisi, CorCom
La strategia per la Gigabit Society della Commissione Ue: 20 milioni di specialisti Ict, cloud nel 75% delle imprese, accesso alle cartelle cliniche elettroniche da parte del 100% dei cittadini. Investimenti sull’industria dei microchip: il 20% della produzione globale dovrà essere localizzato nel Vecchio Continente.
Portare la banda ultralarga e il 5G a tutti i cittadini europei, spingere l’adozione del cloud nelle Pmi, formare 20 milioni di esperti Ict e consentire alla quasi totalità della popolazione continentale di accedere a cartelle cliniche elettroniche e servizi pubblici attraverso il digitale. È questa la nuova ambiziosa sfida dell’Unione europea, messa nero su bianco nel Digital Compass 2030 (QUI IL DOCUMENTO INTEGRALE), la strategia che aggiorna gli obiettivi per il decennio.
Quattro i pilastri cardine della strategia europea: la Commissione propone di creare una “bussola digitale” – Digital Compass – per tradurre le ambizioni digitali dell’UE per il 2030 in obiettivi concreti e per garantire che questi obiettivi siano raggiunti. Compass si baserà su un sistema di monitoraggio rafforzato, per seguire la traiettoria dell’UE per quanto riguarda il ritmo della trasformazione digitale, le lacune nelle capacità digitali strategiche europee e l’attuazione dei principi digitali. Comprenderà i mezzi per realizzare la visione e definire le tappe fondamentali lungo quattro punti cardinali. I primi due si concentrano sulle capacità digitali nelle infrastrutture e nell’istruzione e nelle competenze, mentre gli altri due si concentrano sulla trasformazione digitale delle imprese e dei servizi pubblici.
“L’Europa dispone di un’opportunità unica per ricostruire meglio. Grazie al nuovo bilancio pluriennale e al dispositivo per la ripresa e la resilienza, abbiamo mobilitato risorse senza precedenti da investire nella transizione digitale. La pandemia ha dimostrato quanto le tecnologie e le competenze digitali siano fondamentali per il lavoro, lo studio e la vita sociale, mettendo in evidenza gli aspetti che dobbiamo migliorare – sottolinea Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Ue -. Dobbiamo adesso fare di questo decennio il decennio digitale europeo affinché tutti i cittadini e le imprese possano avere accesso a quanto di meglio può offrire il mondo digitale. La bussola per il digitale presentata oggi ci indica chiaramente la rotta da seguire per realizzare questo obiettivo.”
Riflettori anche sulla produzione di semiconduttori all’avanguardia e sostenibili in Europa, compresi i processori: si punta almeno al 20% della produzione mondiale in valore.
Riguardo alla banda ultralarga l’obiettivo è consentire l’accesso alle reti ultraveloci alla totalità dei cittadini e in particolare alle aziende con la messa in opera di 10.000 nodi edge distribuiti sui territori in modo tale da garantire l’accesso ai servizi dati a bassa latenza. Ed è sulle Pmi in particolare che sono puntati i riflettori: la nuova strategia mira a spingere l’adozione del cloud almeno nel 75% delle imprese così come di big data e intelligenza artificiale e abbattere il digital gap portando a meno del 10% la percentuale delle aziende a basso livello di “digital intensity”. Ancora: l’Europa aumenterà la pipeline delle scale up innovative e migliorerà il loro accesso ai finanziamenti, portando a raddoppiare il numero di unicorni nel Continente.
“Il Digital Compass manda un messaggio chiaro sulla necessità di prioritizzare la digitalizzazione, sia dal lato dell’offerta che da quello della domanda. L’obiettivo di coprire tutti i cittadini UE con il 5G va accompagnato da politiche che incentivano e facilitano gli investimenti – commenta Alessandro Gropelli Director of Strategy & Communications dell’Etno – . In più, piena digitalizzazione della PA e delle Pmi emergono come obiettivi cardine della nuova strategia europea: questo darà ulteriore slancio agli sforzi del Governo Draghi nel digitalizzare il Paese”.
Sul fronte delle azioni per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione si punta all’erogazione del 100% dei servizi pubblici essenziali per i cittadini e le imprese europee e all’accesso alle cartelle cliniche elettroniche anche in questo caso con copertura del 100% della popolazione. È fissato all’80% il tetto di utilizzo di soluzioni di identità digitale.
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