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5G: 95,8 miliardi di euro in PIL aggiuntivo entro il 2025

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Articolo di Ansa

Le tecnologie 5G giocheranno un ruolo fondamentale nella ripresa mondiale post-Covid-19. In Italia, il consolidamento dello standard di rete, porterà 209,8 miliardi di euro di vendite aggiuntive, tra il 2021 e il 2025, nei settori dei servizi professionali, manifatturiero e retail.

 

Oltre a ciò, 2,26 milioni di potenziali nuovi posti di lavoro e un’aggiunta al PIL nazionale di 95,8 miliardi di euro. Sono i risultati di una ricerca condotta da Accenture e commissionata da Qualcomm sul potere del 5G nell’influenzare la connettività e le economie dei Paesi a livello globale. A beneficiare maggiormente dell’impatto senza precedenti della tecnologia sarà proprio il manifatturiero, che secondo l’indice IHS Markit PMI a febbraio 2021 è salito in Italia a 56,9 punti, dai 55,1 di gennaio, superando le aspettative. “Le funzionalità abilitate dal 5G guideranno una varietà di casi d’uso, aprendo la strada all’ottenimento di vantaggi intersettoriali” spiegano i ricercatori di Accenture. “Queste innovazioni daranno risultati significativi sia alle aziende che alle persone”. Industrie e stabilimenti votati al 5G faranno registrare guadagni compresi tra il 20% e il 30% in più (sulla media consolidata), in gran parte nei processi di assemblaggio, gestione del ciclo di produzione e rilevamento dei difetti. Altri settori che sperimenteranno una crescita massiccia in Europa, grazie al 5G, saranno il mercato immobiliare, l’assistenza sanitaria, la mobilità, le tecnologia di comunicazione. Stando a Qualcomm, ci sono sfide che dovranno essere affrontate per far si che i numeri si trasformino in realtà. L’economia del 5G introdurrà un nuovo livello di complessità nel processo decisionale e normativo, per cui bisognerà stabilire sussidi e incentivi fiscali per incoraggiare progetti, pensare a politiche ambientali e sostenere lo sviluppo dell’OpenRAN, per slegare l’evoluzione della rete dai singoli operatori.

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