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Il 5G sbarca a Venezia, la città si trasforma in un mare di dati (ultraveloci)

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Articolo di Federico De Rosa, Corriere della Sera

Hanno scelto di partire in salita. Di applicare tutta la tecnologia disponibile, dal 5G all’intelligenza artificiale, a una delle città più complesse da gestire. Gli ingegneri e i tecnici di Tim hanno lavorato per mesi fianco a fianco con i colleghi del consorzio Venis per trasformare Venezia nella prima smart city «5G ready». Per monitorare oltre 700.000 persone che utilizzano ogni giorno sistemi di trasporto su gomma, ferro e acqua, la città lagunare si è dotata di un’infrastruttura intelligente e di una Smart control room, ospitata all’Isola del Tronchetto, che permette di tenere sotto controllo l’intera città.

Grazie all’adozione di intelligenza artificiale, sensori per l’Internet of Things, cloud computing, piattaforme per l’analisi dei dati e connettività 5G, i dati e i video raccolti da telecamere e sensori dislocati in città, vengono analizzati ed elaborati dai sistemi operativi della Smart control room e le informazioni trasmesse a chi deve prendere le decisioni. Che si tratti di interventi relativi alla sicurezza, o di deviare il traffico in seguito a un incidente, oppure variare i limiti di velocità per i mezzi in transito sui canali, può essere fatto tutto in tempo reale. In epoca di restrizioni anti-Covid, dalla Smart control room si possono anche individuare assembramenti in luoghi pubblici e chiedere ai vigili di intervenire.

La centrale operativa più moderna d’Europa
Non si tratta di un laboratorio per sperimentare nuove tecnologie ma di una centrale operativa di ultima generazione in cui reti e connessioni ultraveloci rendono accessibili le applicazioni progettate per le smart city del futuro. Tim ha messo in campo tutte le sue tecnologie coinvolgendo anche Olivetti, la «digital farm» del gruppo, che in vista del 5G ha di recente siglato un protocollo d’intesa con l’australiana Vection per lo sviluppo di soluzioni IOT basate sulla realtà aumentata. Venezia è la prima in Italia ad aver messo in piedi una «Torre di controllo» per gestire la città, ma anche Milano, Firenze, Bologna, Bergamo, Trento possono contare su un alto livello di digitalizzazione dei servizi. A fare la differenza saranno tuttavia le reti 5G e la fibra ottica. Per il momento hanno avuto un impatto contenuto, ma il dispiegamento degli investimenti in infrastrutture, sostenuti anche dai fondi europei, dovrebbe accelerare l’adozione di tecnologie intelligenti per la gestione delle città.

Venezia è il primo esempio di come la tecnologia potrà cambiare la città e la vita dei cittadini. La Smart control room sull’Isola del Tronchetto è la più moderna centrale operativa d’Europa. É a disposizione di Azienda Veneziana della Mobilità, Centro Maree, Comune di Venezia, Polizia Locale, Protezione Civile, Venezia informatica e sistemi (Venis) e della multiutility locale Veritas, che hanno distaccato una trentina di addetti che monitorano e intervengono nei rispettivi ambiti. Qui confluiscono dati che vanno dal numero delle persone presenti in città alle tipologie di imbarcazioni in transito nei canali, dai passaggi dei mezzi pubblici al flusso turistico, fino alle previsioni meteo e alla disponibilità dei parcheggio. Le informazione vengono proiettate su una video wall che permette agli operatori di verificare in tempo reale eventuali esigenze di intervento.

Controllo e sicurezza
In termini di sicurezza per i cittadini il vantaggio è evidente. Ma l’integrazione del sistema di monitoraggio e gestione del traffico nella piattaforma della Smart control room rappresenta una chiave importante anche per la riduzione delle emissioni in una città ad altà intensità turistica. Una delle innovazioni più importanti per Venezia, portata dall’infrastruttura intelligente realizzata da Tim e Venis, è la possibilità di monitorare i flussi turistici dal momento in cui i visitatori arrivano in città. Attraverso le celle telefoniche il sistema è in grado di riconoscere se si tratta di un residente oppure di un turista italiano o straniero. E dall’anno prossimo, grazie ai dati raccolti dalla Smart Control Room, il Comune potrà avviare la gestione degli accessi alla città su prenotazione, come ha annunciato il sindaco Luigi Brugnaro.

Il progetto, un mix di tecnologia e sicurezza, è stato finanziato in parte con fondi europei e in parte con risorse del Comune di Venezia e rientra in un piano generale da oltre 20 milioni di euro, per dare nuova funzionalità a un’area considerata strategica per la città. Tim e Venis si sono occupate di sviluppare la parte tecnologica dell’infrastruttura e di realizzare la Smart control room. «L’obiettivo — ha spiegato l’amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi — è estendere a un numero sempre più ampio di famiglie, imprese e Pubblica amministrazione l’accesso a nuovi servizi e applicazioni intelligenti, anche attraverso partnership di successo tra pubblico e privato come avvenuto a Venezia, per far sì che il Paese possa sfruttare pienamente le opportunità offerte dalla trasformazione digitale in atto».

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