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DL Semplificazioni: stop ai sindaci anti-5G

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Articolo di Matteo Bottin, Mobile Word

Dalla nascita del 5G sono nate molte teorie complottistiche riguardo la sia pericolosità (sebbene moltissimi enti competenti abbiano ribadito la affidabilità della tecnologia). In questa “caccia alle streghe” si sono uniti anche molti sindaci italiani (circa 500 comuni), vuoi per vero timore, vuoi per campagna elettorale, bloccando di fatto la diffusione del 5G nelle loro zone.

Questi stop, grazie al DL Semplificazioni, non valgono più nulla. Di fatto l’articolo 8 (legge 22 febbraio 2001), n. 36, comma 6, è stato modificato come segue:

I comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato ai sensi dell’articolo

Insomma, i sindaci non avranno più il potere di bloccare il 5G nei propri comuni. Si tratta di una ottima notizia, soprattutto perché (soprattutto ultimamente) si stanno diffondendo teorie complottistiche infondate che di fatto limitano lo sviluppo tecnologico di un paese e ne riducono anche la competitività a livello mondiale.

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