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5G: ecco la situazione in Italia a metà 2020

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Articolo di Claudio Sardaro, Teeech

5G sì o no? Ecco tutto ciò che sappiamo oggi.

Come tutte le innovazioni tecnologiche, anche il 5G è ostacolato da molte persone e persino da alcune istituzioni. Ecco cosa sta succedendo in Italia.

Il 5G è una nuova tecnologia cellulare che, così com’è stato per tutti gli step precedenti, porterà più banda e minor tempo di latenza per soddisfare il fabbisogno di connessione on the go, ma non solo.

Sentiamo parlare di 5G oramai da fine 2018. Abbiamo partecipato a fiere ed eventi in cui abbiamo potuto toccare con mano i vantaggi di questa tecnologia. Il vero vantaggio del 5G rispetto al 4G è quello di riuscire a garantire molte più connessioni in contemporanea senza degradi di rete. Questo permetterà a dispositivi IoT, automobili e dispositivi utili a rendere più smart la città di essere costantemente connessi senza alcun problema.

Ovviamente, la novità arriverà anche sugli smartphone: molti dei dispositivi top di gamma attuali infatti supportano questa nuova connettività e sono quindi già pronti al prossimo step generazionale. Anche Apple, con iPhone 12, dovrebbe portare questa novità sui propri smartphone.

Le città sono già pronte?

Al momento, in Italia, molti comuni hanno aderito alle sperimentazioni del 5G da parte degli operatori di telefonia. In un primo momento, solo comuni come Milano e Roma hanno potuto sperimentare questa connettività, ma solo in ambiti aziendali. Pian piano poi la copertura è stata estesa alla quasi totalità dei capoluoghi di regione che, oramai da tempo, sono coperti almeno in parte dal 5G dei vari operatori di telefonia.

Alcuni comuni minori, in tutta Italia, a seguito di grandi pressioni provenienti dalla popolazione stessa, hanno ostacolato in tutti i modi queste sperimentazioni. In alcuni casi, i sindaci si sono visti costretti ad emanare ordinanze che vietano, almeno al momento, l’installazione di antenne di ultima generazione sul proprio territorio.

Questo potrebbe però presto cambiare: è infatti in arrivo una legge nazionale che dovrebbe rendere illegittima qualsiasi ordinanza contraria all’installazione delle nuove reti 5G in qualsiasi comune italiano.

Una domanda però sorge spontanea: perché il 5G è stato ostacolato così tanto? Per paura che possa creare problemi di salute!

Il 5G fa male?

Potremmo rispondere semplicisticamente dicendo no. Tuttavia è bene approfondire la questione.

Il 5G utilizzerà in Italia le stesse onde elettromagnetiche già utilizzate dalle precedenti generazioni di reti cellulari. Queste, se assorbite in elevatissima quantità con esposizione massima alle onde stesse, possono essere cancerogene. Al giorno d’oggi però, su tutto il territorio italiano, siamo lontanissimi da questi valori e ancora più lontani di molti paesi occidentali. Questo non perché siamo arretrati, ma perché negli anni tutte le amministrazioni hanno permesso istallazioni di reti cellulari che fossero molto sotto le soglie limite previste dalla stessa Unione Europea.

Nello spiegarvi questo punto abbiamo utilizzato le parole più semplici possibili per permettere a tutti di comprendere che, al momento, non versiamo in alcuna situazione di pericolo. Il 5G sarà acceso a seguito dello spegnimento di antenne 3G o 2G e questo permetterà di non inquinare ulteriormente l’etere.

Il 5G introdurrà però in Italia anche la presenza di nuove onde elettromagnetiche chiamate onde millimetriche. Le onde millimetriche sono onde radio che viaggiano a frequenza nettamente più alta rispetto a quelle odierne, ma hanno una potenza molto più bassa. Per il momento non ci sono evidenze scientifiche che certifichino la pericolosità di queste onde e, probabilmente, ci vorrà del tempo prima di ottenere prove certe. In ogni caso, essendo meno “potenti” dovrebbero essere meno dannose di quelle che conosciamo.

Conclusioni

Sul 5G si è detto davvero di tutto fino al fatto che sia la causa della diffusione della pandemia che sta coinvolgendo tutto il mondo. Si tratta chiaramente di notizie false, non supportate da alcun fondamento scientifico.

Proprio la pandemia ha messo sotto i riflettori l’importanza di restare connessi alla rete. Tutti gli strumenti informatici hanno infatti permesso a molti lavoratori di continuare il proprio lavoro, hanno unito persone distanti e in molti casi sono stati un’opportunità per chi ha saputo sfruttare la rete a proprio vantaggio.

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