Articolo di Dario Prestigiacomo, Europatoday
La mossa di Bruxelles per accelerare i lavori sulla nuova rete: “Ma rispettare i limiti fissati dalla legislazione comunitaria per l’esposizione alle onde elettromagnetiche”“
Via libera nell’Ue all’installazione di microantenne per la rete 5G senza autorizzazione preventiva, a patto che rispettino i limiti, molto stringenti, fissati dalla legislazione comunitaria per l’esposizione alle onde elettromagnetiche.
La Commissione europea, scrive l’AdnKronos, ha adottato il regolamento attuativo sulle piccole antenne, o punti di accesso wireless per aree limitate, che sono cruciali per dispiegare in tempo la rete per la telefonia mobile di quinta generazione (5G) ad elevata capacità, che consentirà un aumento della copertura e velocità elevate di connessione. Il regolamento specifica le caratteristiche fisiche e tecniche delle microantenne per le reti 5G e mira a facilitare il dispiegamento della rete, attraverso un regime che consente l’esenzione da autorizzazioni, assicurando nel contempo che le autorità nazionali continuino a sorvegliare.
Le microantenne, osserva la Commissione, dovranno rispettare la protezione della salute delle persone, “rispettando i severi limiti di esposizione previsti nell’Ue che, per il pubblico, sono cinquanta volte più bassi delle soglie che le evidenze scientifiche internazionali suggeriscono possano comportare conseguenze per la salute umana”. Bruxelles spiega che le antenne di nuova generazione saranno “meno visibili (completamente integrate e invisibili al pubblico o, se visibili, occupano uno spazio massimo di 30 litri)”. Le microantenne saranno delle piccole celle che “produrranno meno emissioni elettromagnetiche” paragonabili a quelle delle “installazioni WiFi”. Le celle di piccole dimensioni “utilizzeranno livelli di potenza inferiori e quindi creeranno livelli di esposizione inferiori rispetto all’infrastruttura 4G esistente”, continua la Commissione.
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