Articolo di Mila Fiordalisi, Corcom
In risposta all’interrogazione dei deputati di Italia Viva Marco Di Maio e Raffaella Paita, il ministero ribadisce il proprio impegno nel favorire gli investimenti e sgombrare il campo dai timori legati alle emissioni elettromagnetiche. “I divieti di molti Comuni sono basati su notizie false o non scientificamente comprovate”
“Il 5G potrebbe trasformare in maniera radicale significative porzioni del tessuto industriale del Paese, favorendo le comunicazioni macchina-macchina e consentendo la creazione di nuovi servizi ad elevata intensità tecnologica”: il Ministero dello Sviluppo Economico tiene alti i riflettori sul potenziale della quinta generazione mobile per l’economia nazionale e in risposta all’interrogazione presentata dai deputati di Italia Viva Marco Di Maio e Raffaella Paita ribadisce l’impegno del ministero nel favorire gli investimenti e sgombrare il campo dalle fake news in materia di elettrosmog e relativi impatti sulla salute umana. E ricorda inoltre che di recente è stata avviata una consultazione sull’uso attuale e futuro del mobile proprio per esplorare gli utilizzi della quinta generazione.
Oltre 300 i Comuni che proprio sull’onda dei timori sulla salute hanno emanato ordinanze contro la posa delle antenne 5G “benché i limiti nazionali relativi all’esposizione ai campi elettromagnetici siano più restrittivi rispetto a quelli di altri Paesi europei”, scrive nero su bianco il Mise. Limiti peraltro che rischiano di compromettere la roadmap italiana. Non a caso fra le misure indicate dal super consulente del Governo Vittorio Colao per spingere la digitalizzazione italiana e aumentare la capacità di connettività c’è proprio l’adeguamento dei limiti italiani a quelli europei. Nel ricordare l’emanazione delle linee guida da parte della Commissione europea e quelle a firma dell’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, il Mise evidenzia – come già fatto molte volte – che i divieti di installazione da parte di molte amministrazioni “sono spesso basati su notizia false o non scientificamente comprovate”.
“Prendo atto positivamente della risposta con cui il Mise ribadisce con chiarezza che il 5G è una tecnologia innovativa che ha la potenzialità di trasformare in maniera radicale il tessuto produttivo”, sottolinea il deputato Marco Di Maio. “Ugualmente positiva è la volontà espressa dal Mise di fare chiarezza sulle fake news in circolazione e sul fatto che le preoccupazioni legate al 5G sono basate su notizie false o non scientificamente provate. Abbiamo sperimentato in questo periodo la strategicità e la rilevanza di reti performanti e gli svantaggi subiti dai cittadini nelle aree non sufficientemente coperte”.
Di Maio auspica inoltre che “si moltiplichino iniziative concrete del governo per la diffusione capillare di informazioni corrette, affinché non vi sia alcun rallentamento nella realizzazione delle nuove reti a vantaggio della collettività e del nostro sistema produttivo. In questa fase così delicata che stiamo vivendo, ripristinare le condizioni funzionali agli investimenti per il 5G è un chiaro e forte messaggio che nessuno nel nostro Paese sarà lasciato indietro”.
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