Articolo di Luca Zorloni, Wired.it
Rispolverare il piano Industria 4.0. Alzare i limiti elettromagnetici del 5G. Aumentare le detrazioni per startup e pagamenti elettronici. Cosa dice il documento che il governo non vuole più
Rispolverare e aggiornare il programma Industria 4.0. Aumentare i limiti elettromagnetici del 5G. Rafforzare cloud pubblico e sicurezza informatica di Stato. Innalzare le detrazioni per startup e pagamenti elettronici. Investire sulle discipline Stem. Abbonda il lessico dell’innovazione tecnologica nella bibbia che l’ex amministratore delegato di Vodafone Vittorio Colao e gli esperti della sua task force lasciano in eredità al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che prima ha voluto avvalersi della consulenza del gruppo di tecnici e ora, riferiscono fonti ben informate a Palazzo Chigi, ha deciso di mandarlo in pensione in tutta fretta.
Nelle 121 schede del programma di iniziative per il rilancio Italia 2020-22, che Wired ha potuto consultare, si insiste sugli investimenti in innovazione per sostenere la ripartenza di imprese, lavoro, infrastrutture, ambiente, turismo, cultura, pubblica amministrazione, scuola, ricerca e famiglie dopo l’emergenza coronavirus. Tra la rispolverata di vecchi progetti, mandati in soffitta dall’alternarsi degli esecutivi, ritornelli usurati, idee di buon senso e l’indicazione di nuove direttrici, sono otto le aree di investimento in digitale del programma. Che ora, però, potrebbe rimanere lettera morta, perché Conte ha deciso di organizzare gli stati generali dell’economia per farsi consigliare su come uscire dalle secche della crisi legata al Covid-19. Ma cosa consiglia il piano Colao?
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